VALAR

 

 

In principio si chiamavano Ainur ("i Santi"), creati da Eru e inferiori solo a Lui. Quando con i loro canti crearono Arda, alcuni fra i più potenti di loro se ne innamorarono e chiesero ad Eru di potervi risiedere. Su Arda discesero 14 Ainur, che presero il nome di Valar ("le Potenze di Arda"); pur non essendoci distinzione di sesso tra loro (erano spiriti), si possono riconoscere sette Signori dei Valar e sette Regine dei Valar, che si unirono tra loro: Manwe, Ulmo, Aule, Orome, Mandos, Lòrien e Tulkas, per quanto riguarda le Regine, i loro nomi erano Varda, Yavanna, Nienna, Este, Vaire, Vàna e Nessa. A loro si aggiunse Melkor, il più possente tra gli Ainur, ma egli aveva abbandonato i suoi fratelli, dedicandosi al Male. Il loro compito originario era di governare Arda e proteggere i Figli di Ilùvatar. Essi avevano incarichi specifici (di cui tratterò in un prossimo saggio), ma tutti riconoscevano l'autorità di Manwe, l'unico che conoscesse la volontà di Eru. Da subito essi dovettero affrontare il loro fratello malvagio, scontro in cui persero la loro prima città, Almaren, e le Lampade che avevano costruito per illuminare Arda. Da allora essi decisero di isolarsi dal mondo, che lasciarono in balia di Melkor, e si rifugiarono nell'isola di Aman, che cinsero con i monti Pelori. Qui sorse la loro seconda e ultima dimora, Valimar, e ogni Vala costruì le sue aule. Sempre su quest'isola vi fu la creazione dei Due Alberi, che illuminavano Aman, ma della cui luce tutta la Terra di Mezzo fu esclusa. In seguito i Valar dovettero affrontare un altro evento, questa volta ben più lieto, la reazione dei Figli di Ilùvatar, gli Elfi. Prima della loro venuta, però, Aule aveva cercato di anticipare il corso degli eventi, e nella roccia forgiò i Nani, ai quali fu impedito da Eru di risvegliarsi prima degli Elfi. In seguito alla venuta di questi ultimi, i Valar decisero di proteggerli da Melkor, che incatenarono e rinchiusero nelle aule di Mandos, mentre trasportarono in Aman gli Elfi che avevano accettato di vivere per sempre con loro, non potendo più lasciare le Terre Immortali. La convivenza con gli Elfi procedeva bene, essi avevano molta sete di sapere e i Valar erano felici di insegnare loro ciò che sapevano. La situazione cambiò quando Manwe decise di liberare Melkor, ma questo, una volta libero, seminò discordia tra Elfi e Valar, e in seguito all'abbattimento dei Due Alberi ad opera sua e di Ungoliant e al furto dei Silmarilli, creati dall'elfo Feanor, molti degli Elfi decisero di abbandonare Aman per vendicarsi di Melkor. I Valar allora presero una decisione suprema: resero inaccessibili le Terre Immortali, sia per terra sia per mare, e crearono il Sole e la Luna, che dovettero però concedere a tutta Arda. Da allora essi si disinteressarono di Arda, fatta eccezione per le Aquile di Manwe e per il Vala Ulmo, che continuò a vegliare su Elfi e Uomini. Quando però il potere di Melkor stava dilagando, un Mezzelfo, Earendil, riuscì a giungere in Aman e ottenne l'aiuto dei Valar contro Melkor. Questi intervennero nella battaglia, e Melkor dovette arrendersi ed essere di nuovo imprigionato. I Calar riportarono in Aman molti Elfi, mentre per gli Uomini crearono l'isola di Nùmenor, che fu però da loro distrutta, quando i Numenoreani tentarono di sbarcare sulle Terre Immortali. nella Terza Era l'unico loro intervento per proteggere gli Uomini da Sauron fu l'invio degli Istari, ma ormai Aman giaceva su un altro piano dell'Universo, raggiungibile solo dagli Elfi rimasti.

HANNO FALLITO?

In effetti sì; è innegabile che una volta estraniatisi da Arda, ponendosi su un altro piano dell'Universo, abbiano tradito il compito di vegliare sulla loro creazione e sui Figli di Ilùvatar. Infatti hanno quasi costretto gli Elfi a vivere al loro cospetto, impedendo loro di ritornare nella Terra di Mezzo, mentre non si sono quasi interessati degli Uomini (se non per punire la loro tracotanza nella distruzione di Nùmenor, anche se lì ad intervenire è Eru). L'unico che continua ad interessarsi è Ulmo, il quale però è diverso dai suoi fratelli, infatti non vive con loro. Dopo la loro estraniazione da Arda è lo stesso Eru ad intervenire grazie alla sua volontà suprema, ma i Valar si limitano a controllare la situazione con le Aquile e ad inviare gli Istari (di cui 4 su 5 falliscono il loro compito). Questa fallibilità delle Potenze mette ancora più in evidenza l'inferiorità totale delle creature nei confronti del creatore (scusate il gioco di parole), dal momento che nessuno di loro agisce male volontariamente, ma è sopraffatto dagli eventi, non potendoli prevedere, mentre Eru è onnisciente e sa trarre da tutti gli eventi qualcosa di positivoche possa andare a completare il suo disegno, ma di Eru preferisco parlare in un'altra occasione.