CAPITOLO 2
L'AREA PUO' ESSERE CONSIDERATA
UN
DISTRETTO INDUSTRIALE?
TORNA ALL'INDICE
2.1 IL DISTRETTO INDUSTRIALE MARSHALLIANO
La teorizzazione del concetto di distretto industriale
viene attribuita all'economista inglese Alfred Marshall (1919). Secondo
lui, un distretto industriale si riscontra quando, in un ambito territoriale
limitato, esiste una concentrazione di unità produttive specializzate
appartenenti alla stessa attività. Comunque questa definizione
non è restrittiva: esistono infatti, oltre all'omogeneità
e alla specializzazione, anche complementarietà tra industrie differenti
che possono sorgere sul mercato del lavoro e del consumo.
Motore di sviluppo di questa forma organizzativa sono le economie ottenibili:
quelle che si possono sfruttare concentrando la produzione in un unico
grande stabilimento (economie di scala interne), si ottengono, anche se
in maniera diversa, concentrando tante piccole imprese in un'area delimitata
(economie esterne di concentrazione).
Le peculiarità di queste ultime nascono:
- dalla divisione del lavoro tra imprese con un processo produttivo
scomponibile in fasi distinte;
- dalla possibilità di accedere ad informazioni negli scambi
grazie alla concentrazione territoriale di domanda ed offerta;
- dalla formazione e accumulazione di professionalità specifiche;
- da processi innovativi facilmente innescabili in un'organizzazione
a distretto;
- dalla riduzione della complessità ambientale.
Queste economie rappresentano il risultato di un distretto
industriale, mentre le sue caratteristiche sono quei tratti dominanti
che è possibile rilevare in queste concentrazioni: innanzi tutto
l'assenza di un'impresa leader, o anche la sua presenza ai margini, poi
una delimitazione che si estende dall'ambiente produttivo a quello sociale
ed economico, creando una comunità che interagisce con il sistema
di imprese attraverso scuole, istituzioni, associazioni.
Da queste caratteristiche primarie ne discendono altre: la formazione
di un mercato del lavoro specializzato, lo sviluppo di attività
sussidiarie e complementari, la capacità ereditaria che nasce da
una "industrial atmosphère" presente nel distretto, l'impiego
di macchinari specializzati.
Tutto ciò definisce una struttura, il distretto industriale marshalliano
appunto, che possiede un sistema di valori ed orientamenti che va oltre
la semplice teoria organizzativa, e che crea, nell'ambito territoriale,un
senso di appartenenza ed un controllo sociale proprio, arrivando a caratterizzare
un'area non solo a livello di prodotto, ma soprattutto a livello di qualità
e fama.
2.2 DIMOSTRAZIONE CON DATI ISTAT
E SAST-ISET
Il compito di individuare la localizzazione e l'estensione
di un distretto industriale presenta innumerevoli difficoltà; infatti
questo è un concetto che è denso di significati non solo
economici ma anche sociali e culturali. Il mio intento, in questo capitolo,
è quello di provare come l'Alto Vicentino possa essere considerato
a tutti gli effetti un distretto nel settore del T/A.
Sono molti gli studiosi che hanno riscontrato in questa zona tutti i requisiti
necessari per poterlo ritenere un distretto (tra tutti B. Anastasia e
G. Corò, 1996). Vorrei utilizzare, nella mia "dimostrazione",
i criteri dettati dal decreto del Ministro dell'Industria, del Commercio
e dell'Artigianato del 21 aprile 1993 riguardante la "determinazione
degli indirizzi e dei parametri di riferimento per l'individuazione, da
parte delle regioni, dei distretti industriali".
Innanzitutto mi sembra fondamentale specificare le due fonti statistiche
di cui mi sono avvalso: la prima è ufficiale (il Censimento economico
e demografico svolto dall'Istat nel 1991), mentre la seconda è
amministrativa (la banca dati Sast-Iset). La differenza principale tra
questi due tipi di fonti è che mentre la prima è più
precisa dal punto di vista dell'affidabilità statistica del dato,
della esattezza e confrontabilità fra le classificazioni adottate,
del grado di copertura dell'universo, ecc., la seconda ha una maggiore
disponibilità di informazioni aggiornate (nel caso specifico 31/12/97)
e di dati disaggregati a livello di singola impresa, indispensabili come
si vedrà in seguito, per la determinazione del quinto indicatore.
L'area geografica oggetto di studio (l'Alto Vicentino), è composta
da 36 comuni appartenenti ai tre "sistemi locali del lavoro "
di Schio, Thiene e Valdagno.
Tab. 2.2.1 I Comuni dell'Alto Vicentino
Codice |
Comune |
Sistema locale |
|
|
|
24007
24014
24017
24019
24020
24024
24028
24030
24032
24034
24040
24050
24053
24055
24056
24062
24063
24076
24078
24080
24084
24095
24096
24097
24100
24105
24106
24107
24110
24111
24112
24113
24115
24118
24119
24122
|
Arsiero
Breganze
Brogliano
Caltrano
Calvene
Carrè
Castelgomberto
Chiuppano
Cogollo del Cengio
Cornedo Vicentino
Fara Vicentino
Lastebasse
Lugo di Vicenza
Malo
Marano Vicentino
Montecchio Precalcino
Monte di Malo
Pedemonte
Piovene Rocchette
Posina
Recoaro Terme
Santorso
San Vito di Leguzzano
Sarcedo
Schio
Thiene
Tonezza del Cimone
Torrebelvicino
Trissino
Valdagno
Valdastico
Valli del Pasubio
Velo d'Astico
Villaverla
Zanè
Zugliano
|
Thiene
Thiene
Valdagno
Thiene
Thiene
Thiene
Valdagno
Thiene
Thiene
Valdagno
Thiene
Thiene
Thiene
Schio
Thiene
Thiene
Schio
Thiene
Thiene
Thiene
Valdagno
Schio
Schio
Thiene
Schio
Thiene
Thiene
Schio
Valdagno
Valdagno
Thiene
Schio
Thiene
Thiene
Thiene
Thiene
|
Fonte: elaborazione dati Istat '91
Fig. 2.2.1 Sezione centrale dell'Alto Vicentino
Mi sembra inoltre opportuno far notare come abbia fatto riferimento per
il settore del tessile-abbigliamento, alla classificazione delle attività
economiche ATECO 91 (nella fattispecie, la sottosezione DB).
DB INDUSTRIE TESSILI E DELL'ABBIGLIAMENTO
17 INDUSTRIE TESSILI
17.1 Preparazione e filatura di fibre tessili
17.2 Tessitura di materie tessili
17.3 Finissaggio dei tessili
17.4 Confezionamento di articoli in tessuto, esclusi gli articoli di vestiario
17.5 Altre industrie tessili
17.6 Fabbricazione di maglierie
17.7 Fabbricazione di articoli in maglieria
18 CONFEZIONE DI ARTICOLI DI VESTIARIO; PREPARAZIONE
E TINTURA DI PELLICCE
18.1 Confezione di vestiario in pelle
18.2 Confezione di altri articoli di vestiario ed accessori
18.3 Preparazione e tintura di pellicce; confezione di articoli in pelliccia
Vorrei infine assumere quale limite dimensionale per l'identificazione
delle piccole e medie imprese (PMI), quello della vigente definizione
comunitaria del Ministro dell'Industria (decreto del 18/9/97) pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale n.229 del 1/10/97:
Art.1
1. Ai fini della concessione di aiuti alle attività produttive
è definita piccola e media l'impresa che:
a) ha meno di 250 dipendenti; e
b) ha un fatturato annuo non superiore a 40 milioni di ECU (78 miliardi
di lire circa), oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 27
milioni di ECU (53 miliardi di lire circa);
c) ed è in possesso del requisito di indipendenza, come definito
al successivo comma 4.
Nota: i tre requisiti di cui alle lettere a, b, c dell'art.1, comma 1,
sono cumulativi, nel senso che tutti e tre devono sussistere.
…
4. Ai fini del presente decreto è considerata indipendente l'impresa
il cui capitale o i diritti di voto non siano detenuti per il 25% o più
da una sola impresa oppure congiuntamente da più imprese non conformi
alle definizioni di piccola e media impresa…
2.2.1 Gli indici ministeriali
Il decreto prevede che sia riconoscibile un distretto
quando vengano rispettate le condizioni poste dai seguenti indicatori:
a) un indice di industrializzazione manifatturiera calcolato
in termini di addetti, come quota percentuale di occupazione nell'industria
manifatturiera locale, che sia superiore del 30% all'analogo dato nazionale.
b) Un indice di densità imprenditoriale dell'industria manifatturiera,
calcolato in termini di unità locale in rapporto alla popolazione
residente superiore alla media nazionale.
c) Un indice di specializzazione produttiva, calcolato in termini di addetti
come quota percentuale di occupazione di una determinata attività
manifatturiera rispetto al totale degli addetti al settore manifatturiero,
superiore al 30% all'analogo dato nazionale; l'attività manifatturiera
posta a riferimento deve essere riferita alla classificazione delle attività
economiche dell'Istat e corrispondere alla realtà produttiva della
zona considerata nelle sue interdipendenze settoriali.
d) Un livello di occupazione nell'attività manifatturiera di specializzazione
che sia superiore al 30% degli occupati manifatturieri dell'area.
e) Una quota di occupazione nelle piccole imprese operanti nell'attività
manifatturiera di specializzazione che sia superiore al 50% degli occupati
in tutte le imprese operanti nell'attività di specializzazione
dell'area. Queste condizioni possono essere espresse tramite le seguenti
formule matematiche:
a) [Di(A)/Di(I)]/[Pop(A)/Pop(I)]>1,3 (I1)
b) [Ulm(A)/Pop(A)]/[Ulm(I)/Pop(I)]>1 (I2)
c) [Dij(A)/Dij(I)]/[Di(A)/Di(I)]>1,3 (I3)
d) [Dij(A)/Di(A)]>0,3 (I4)
e) [Dij(A)'/Dij(A)]>0,5 (I5)
Dove
Di(A) = addetti manifatturieri nell'area
Di(I) = addetti manifatturieri in Italia
Dij(A) = addetti nel settore di specializzazione nell'area
Dij(A)' = addetti occupati nelle piccole e medie imprese
operanti nel settore di specializzazione nell'area
Dij(I) = addetti nel settore di specializzazione in
Italia
D(A) = addetti totali nell'area
D(I) = addetti totali in Italia
Ulm(A) = numero di unità locali manifatturiere
nell'area
Pop(A) = popolazione residente nell'area
Ulm(I) = numero di unità locali in Italia
Pop(I) = popolazione residente in Italia
2.2.2 Dimostrazione con dati Istat
'91
Questi dati sono stati presi dal Censimento del 1991.
Tab. 2.2.2 Numero di imprese, di addetti, di unità
locali e addetti per unità locali per comune ed attività
Comune |
Attività |
Numero imprese |
Addetti/ imprese |
Numero unità locali |
|
|
|
|
|
|
|
24007
24007
24007
24007
24014
24014
24014
24014
24014
24014
24014
24017
24017
24017
24017
24017
24017
24019
24019
24019
24019
24019
24020
24020
24020
24024
24024
24024
24024
24024
24024
24028
24028
24028
24028
24028
24030
24030
24030
24030
24032
24032
24032
24032
24032
24032
24032
24034
24034
24034
24034
24034
24034
24034
24034
24034
24034
24040
24040
24040
24040
24040
24050
24053
24053
24053
24053
24055
24055
24055
24055
24055
24055
24055
24055
24056
24056
24056
24056
24056
24056
24056
24056
24062
24062
24062
24062
24062
24062
24062
24063
24063
24063
24063
24076
24076
24078
24078
24078
24078
24080
24084
24084
24084
24084
24084
24095
24095
24095
24095
24095
24095
24096
24096
24096
24097
24097
24097
24097
24097
24097
24100
24100
24100
24100
24100
24100
24100
24100
24100
24100
24105
24105
24105
24105
24105
24105
24105
24105
24105
24105
24106
24107
24107
24107
24107
24107
24107
24107
24107
24110
24110
24110
24110
24110
24111
24111
24111
24111
24111
24111
24111
24111
24111
24111
24112
24112
24112
24113
24113
24113
24113
24115
24115
24115
24118
24118
24118
24118
24118
24118
24118
24119
24119
24119
24119
24119
24119
24119
24119
24119
24112
24112
24112
24112
24112
24112
24122
|
171
174
177
182
172
173
174
175
177
181
182
171
174
177
181
182
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171
176
177
182
183
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182
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173
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182
172
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171
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173
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177
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174
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171
172
173
175
177
182
171
172
173
174
175
176
177
181
182
183
171
172
173
174
175
176
177
181
182
183
171
171
172
173
174
175
176
177
182
174
177
181
182
183
171
172
173
174
175
176
177
181
182
183
177
182
183
171
172
173
177
171
175
182
171
174
175
176
177
181
182
171
172
173
174
175
176
177
181
182
171
172
173
175
177
182
183
|
1
1
1
10
2
1
3
2
17
1
14
-
1
1
3
5
1
1
1
1
1
1
-
3
1
1
2
3
1
3
11
1
2
2
2
18
2
2
4
1
2
1
-
1
3
1
9
1
1
1
2
1
1
10
6
53
3
1
4
9
11
8
1
1
3
2
11
3
2
1
1
3
9
40
1
2
1
2
2
5
5
5
9
2
2
3
1
2
4
11
1
-
2
5
1
2
4
2
6
10
1
-
1
3
1
9
1
1
4
3
1
12
2
2
7
2
21
3
1
6
23
7
10
10
9
2
1
10
1
37
1
4
7
8
7
6
1
10
2
54
2
1
16
3
2
1
3
2
3
15
1
1
5
21
4
1
4
2
5
12
1
4
4
51
2
1
4
1
1
-
-
3
3
1
8
3
1
2
4
2
4
12
1
3
3
1
3
5
7
1
16
4
1
1
1
4
8
-
|
19
4
1
91
21
9
5
8
85
12
69
-
5
2
3
40
1
54
2
239
11
1
-
23
18
14
7
53
34
43
418
9
14
7
17
152
63
19
68
11
10
24
-
6
5
4
63
4
23
6
4
15
31
99
77
833
17
67
4
22
392
37
1
5
10
14
101
32
12
1
2
12
123
809
4
4
1
4
4
189
17
48
24
18
10
81
2
5
128
86
1
-
10
54
7
35
57
3
28
87
20
-
1
28
1
19
1
4
65
9
18
120
16
8
193
7
94
37
6
50
280
51
414
258
41
17
2
228
1
582
8
97
531
180
30
28
1
362
89
1.079
9
1
173
96
57
13
11
2
24
404
4
1
143
335
13
11
8.683
22
110
48
2
8
16
427
4
5
62
1
314
-
-
59
13
1
55
6
3
50
12
17
29
101
98
87
34
2
26
15
174
2
130
72
3
1
26
30
9
-
|
1
1
1
10
3
1
3
2
18
1
14
1
1
1
3
5
1
1
1
1
1
1
1
3
1
1
2
3
1
3
12
1
2
2
2
18
2
3
4
1
2
1
1
1
3
1
9
1
1
2
2
1
1
10
6
54
3
1
4
9
12
8
1
1
3
2
11
3
2
1
1
3
11
40
1
2
1
2
2
5
5
5
9
2
2
3
1
2
4
11
1
1
2
5
1
2
5
2
6
11
1
1
1
3
1
9
1
1
4
3
1
12
2
2
9
2
23
3
1
6
23
7
14
10
9
2
1
10
1
37
1
4
7
9
7
7
1
10
2
57
2
1
17
3
2
1
3
3
3
16
2
1
5
21
4
2
5
3
5
12
1
4
4
53
2
1
4
1
1
1
1
3
3
1
8
3
1
2
4
2
4
12
2
3
3
1
3
5
7
1
16
5
2
1
1
4
8
1
|
19
4
1
91
21
9
5
8
91
12
67
8
5
2
3
40
1
54
2
218
11
1
21
23
18
14
7
53
34
43
421
9
14
7
17
152
63
40
65
11
10
24
3
6
5
4
63
4
13
15
4
15
17
99
77
722
17
67
4
22
455
37
1
5
10
14
101
32
11
1
2
12
180
809
4
4
1
4
4
189
17
48
24
18
10
81
2
5
128
85
1
14
10
54
7
35
655
3
28
87
20
23
1
28
1
19
1
4
65
9
18
115
16
8
193
7
91
37
6
50
280
51
1.630
258
41
17
2
228
1
413
7
97
410
184
30
49
1
294
89
999
9
1
200
96
57
13
11
150
24
570
130
1
141
333
13
68
1.781
23
76
48
2
8
16
1.649
4
5
62
1
151
46
81
59
13
1
55
6
3
50
12
17
29
101
168
87
34
2
26
15
150
2
130
149
8
1
26
30
9
5
|
|
|
|
|
|
|
Totale |
|
990 |
22.454 |
1.034 |
18.815 |
Fonte: elaborazione dati ISTAT '91
- Di(A) = 56246
- Di(I) = 5262555
- Dij(A) = 22454
- Dij(I) = 822976
- D(A) = 88569
- D(I) = 14601812
- Ulm(A) = 4342
- Pop(A) = 222020
- Ulm(I) = 592753
- Pop(I) = 56778031
- 1°indice I1 = 2,7333 (I1 deve essere maggiore di 1,3)
- 2°indice I2 = 1,8733 (I2 deve essere maggiore di 1)
- 3°indice I3 = 2,5528 (I3 deve essere maggiore di 1,3)
- 4°indice I4 = 0,3992 (I4 deve essere maggiore di 0,3)
Come si può notare, le prime quattro condizioni vengono ampiamente
rispettate.
Poiché non è possibile avere valori disaggregati a livello
di singola impresa con i dati ISTAT (e quindi la determinazione di Dij(A)'),
rimando la risoluzione del 5° indicatore al paragrafo successivo dedicato
alla dimostrazione con dati SAST-ISET.
2.2.3 Dimostrazione con dati Sast-Iset
(del 31/12/97)
Anche qui, le prime quattro condizioni sono rispettate
(solo il quarto indice è al limite) mentre la quinta rientra perfettamente
nel parametro richiesto.
- Di(A) = 45.778
- Di(I) = 4.068.366
- Dij(A) = 14.072
- Dij(I) = 612.576
- Dij(A)' = 9.995
- D(A) = 78.196
- D(I) = 11.931.560
- Ulm(A) = 4.834
- Pop(A) = 228.482
- Ulm(I) = 711.973
- Pop(I) = 56.778.031
Tab. 2.2.3 Numero di imprese, di unità locali e di addetti
operanti nel settore del
tessile-abbigliamento (DB) divisi per comune.
|
Imprese
operative |
Unità
locali |
Addetti
dichiarati
|
Ditte ind. |
Soc.pers. |
Soc.cap. |
Altre |
Totale |
Totale |
di cui art. |
% art. |
Italia
Veneto
Prov.Vi
Distretto
24007
24014
24017
24019
24020
24024
24028
24030
24032
24034
24040
24049
24050
24053
24055
24056
24062
24063
24076
24078
24080
24084
24095
24096
24097
24100
24105
24106
24107
24110
24111
24112
24113
24115
24118
24119
24122
|
56.073
5.787
1.038
351
6
13
3
1
4
5
11
7
5
29
16
-
-
12
15
5
9
2
1
9
1
4
5
5
22
28
35
-
16
8
28
5
3
1
12
16
9
|
21.515
2.758
621
240
2
3
1
-
-
4
9
1
4
20
4
-
-
1
13
6
4
3
2
7
-
2
10
-
15
24
31
-
13
5
23
-
1
3
13
12
4
|
13.718
1.382
423
173
1
3
2
4
-
14
4
3
1
8
3
-
-
-
15
3
4
2
-
1
-
1
1
3
1
23
27
-
10
4
15
-
2
1
6
10
1
|
632
42
8
3
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
-
-
-
-
-
-
-
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
-
-
-
-
-
-
|
91.938
9.969
2.090
767
9
19
6
5
4
23
24
11
10
58
23
-
-
13
43
14
17
8
3
17
1
7
16
8
38
75
93
-
39
17
67
5
6
5
31
38
14
|
102.451
11.237
2.320
843
11
23
7
6
4
29
26
7
10
60
24
-
-
13
50
14
18
10
3
20
1
9
17
12
40
87
104
-
43
18
72
6
6
5
32
41
15
|
64.958
7.458
1.451
508
5
15
3
1
4
7
19
1
8
45
17
-
-
13
25
10
12
5
3
11
1
6
13
4
34
48
54
-
26
9
42
3
3
4
23
23
11
|
63,40
66,37
62,54
60,26
45,45
65,22
42,86
16,67
100,00
24,14
73,08
14,29
80,00
75,00
70,83
-
-
100,00
50,00
71,43
66,67
50,00
100,00
55,00
100,00
66,67
76,47
33,33
85,00
55,17
51,92
-
60,47
50,00
58,33
50,00
50,00
80,00
71,88
56,10
73,33
|
612.576
97.879
27.808
14.072
92
151
101
200
33
528
174
215
51
606
343
-
-
66
654
198
298
63
11
766
15
66
116
187
332
2.037
1.624
-
877
313
2.805
34
172
30
235
545
134
|
Fonte: elaborazione su dati SAST-ISET
In definitiva, possiamo concludere dicendo che l'Alto Vicentino, rispettando
tutte le condizioni del decreto ministeriale del 21 aprile 1993, può
senz'altro essere considerato un distretto industriale a tutti gli effetti.
|