Il Silmarillion
Scheda Bibliografica Titolo : Il Silmarillion (Ainulindalë + Valaquenta + Quenta Silmarillion + Akallabêth + Gli Anelli del Potere) Autore : John Ronald Reuel Tolkien (a cura di Cristopher Tolkien) Casa editrice : Bompiani Data della prima pubblicazione : 1977 Numero di pagine : 452
Personaggi : Eru Eru, l’ Uno, Iluvatar, è il creatore di tutto, il dio da cui parte tutta la stora del mondo che viene narrata nel libro. Fu lui a creare gli Ainur che plasmarono, attraverso i temi musicali da lui proposti, la terra, Ea, inizialmente soltanto una visione. Gli Ainur I primi creati da Iluvatar, che iniziarono la costruzione di Ea. Si dividono in Valar e Maiar I Valar I più grandi tra gli Ainur che decisero di trasferisi in Ea e che svolsero la funzione di governatori e custodi del pianeta. I loro nomi sono : Manwë, Ulmo, Aulë, Oromë, Mandos, Lòrien, Tulkas ( I Re) Varda, Yavanna, Nienna, Estë, Vairë Vána, Nessa (Le Regine) Tra i Valar non viene più annoverato Melkor (poi chiamato Morgoth), Il più potente tra i Signori della terra, che però passo alla malvagità, corrotto dalla bramosia di voler possedere il mondo e di esserne l’unico padrone. Ogni Vala (singolare di Valar) ha un suo compito specifico, ad esempio Manwë è il signore dei venti, Ulmo è il signore delle acque, Yavanna la Regina di tutto ciò che riguarda la natura. Ma tra tutti il più importane è Manwë, portavoce della volontà di Eru sulla terra. I Maiar Sono Ainur di potere meno elevato dei Valar, delle divinità minori molto spesso al servizio dei Signori di Ea. Tra i Maia va ricordato Sauron, prima servitore di Melkor poi, dopo la sconfitta di quest’ ultimo, lui stesso padrone delle forze maligne. Gli Elfi Il lavoro di costruzione dei Valar, nei progetti di Eru, era necessario per costruire un pianeta dove potessero dimorare i suo i figli. I primi sarebbero stati appunto gli Elfi, detti Quendi, i Primogeniti. Questi avevano la caratteristica di essere immortali, e quindi il loro destino era legato strettamente a quello del pianeta. Le tre stirpi più importani sono quelle dei Vaymar, dei Noldor, e dei Teleri, le cui strade si separarono subito dopo la loro comparsa sulla terra. Gli Uomini Gli Uomini, detti Atani, i Venturi, furono i secondi e ultimi tra i figli di Iluvatar. Essi vennero al mondo molte ere dopo la comparsa degli Elfi e appresero da loro tutto ciò che sapevano. A differenza degli Elfi, gli uomini erano mortali e la loro vita limitata quindi a pochi anni. La mortalità era il regalo che Eru aveva voluto dare loro e che quindi li rendeva più liberi degli Elfi dai destini del mondo. Dove : Le storie narrate nel libro si svolgono nel mondo creato da Iluvatar, Ea. Quando : Il periodo in cui è ambientato il libro va dall’inizio del mondo fino alla fine della Terza Età, il periodo immediatamente precedente al periodo narrato ne Il Signore degli Anelli Perché : I motivi che scatenano tutte le vicende della storia sono sicuramente da recircare nella lotta tra bene e male, ma anche nella avidità, prima degli Elfi e poi degli Uomini, di possedere il potere. Cosa : I primi due libri, Ainulidalë e Valaquenta,
rappresentano la mitologia del mondo tolkieniano. Descrivono il tempo
del mito e la creazione di un universo ordinato da parte di Eru, chiamato
Ilúvatar. Fece prima di ogni altro essere gli Ainur, con i quali
ascoltò temi musicali da lui stesso proposti e decise di dar loro
forma concreta generando così il Mondo, inviandovi gli Ainur per
completarlo e prepararlo alla venuta dei suoi figli: Uomini e Elfi. Sulla
terra, gli Ainur, il cui nome diventa Valar (potenze del mondo), ebbero
il potere di personalizzare la creazione di Ilúvatar, e dal canto
di una di loro, Yavanna, nacquero due alberi, gli Alberi della Luce, che
si coprirono di fiori e illuminarono la terra, Arda. Dalla loro comparsa
si iniziò a calcolare il Tempo. L’isola beata dei Valar scompare per sempre se non a chi sappia trovarla percorrendo l’invisibile ponte nell’aria. Il quinto libro del Silmarillion, Gli Anelli del Potere e la Terza Età, è, possiamo dire, la premessa al Signore degli Anelli. Gli eventi narrati si svolgono a partire dalla seconda parte della Seconda Età fino alla Terza Età, e raccontano il regno di Sauron nella Terra di Mezzo e di come i Valar, per un’ultima volta, volessero aiutare quelle razze sopravvissute inviando gli Istari, loro emissari, di cui fa parte il nobile e saggio Gandalf, per sconfiggere Sauron. Questi ha insegnato agli Elfi la creazione di anelli magici: tre per gli stessi Elfi, 7 per i Nani, 9 per gli Uomini e uno, nel quale Sauron ha trasmesso il suo enorme potere, per sé. E’ l’Anello più potente, in grado di controllare tutti gli altri, il potere di sottomettere e controllare i popoli possessori dei restanti anelli. Gli Elfi, però, comprendendo l’inganno nascondono i tre forgiati per loro. Dei sette anelli dei Nani, parte viene perduta e parte rientra in possesso di Sauron, e i nove appartenenti agli Uomini sono utilizzati da Sauron per rendere schiavi i possessori, che diventano quindi suoi servitori-ombra, i malvagi Nazgul. L’ultima alleanza tra Elfi e Uomini viene sancita per sconfiggere il Male: Elendil, re di Gondor appartenente alla razza degli Uomini si coalizza con il signore degli Elfi Gil-galad per muovere guerra a Sauron; nella battaglia i due perdono la vita, ma il figlio di Elendil, Isildur, riesce a tagliare il dito di Sauron sul quale si trovava l’Anello. Privato del suo simbolo di potere, Sauron abbandona la battaglia e si ritira. L’anello prende il sopravvento su Isildur, che si rifiuta di distruggerlo soggiogato dal suo potere e cade vittima di un attacco da parte degli Orchi. Morendo, Isildur perde l’anello nel fiume Anduin dove poi verrà trovato centinaia di anni dopo da Gollum….. La mitologia Il Silmarillion era, nelle intenzioni di Tolkien, un libro in cui dovevano essere raccolte antichissime storie e tradizioni riguardanti il mondo da lui creato nei libri precedenti. Questo volume (composto da 5 libri che narrano strorie diverse) è infatti un vero e proprio poema epico narrante tutta la storia della Teraa conosciuta negli altri libri dell’ autore. E’ il libro delle origini di tutte le razze e di tutti gli avvenimenti. Vi si trovano poi aspetti caratteristici della mitologia nordica e di quella greca. Il dio supremo che crea il mondo e tutte le divinità minori che controllano ognuna un aspetto diverso della natura e della vita. Gli dei sono gli artefici del mondo, sono loro che creano la luce e le stelle, e il sole non è altro che una divinità posta alla guida di un carro infuocato che percorre il cielo e va poi a rifugiarsi in luoghi remoti, lasciando la terra al buio, mentre altre divinità minori hanno il compito di riportare il carro al punto di partenza in modo.Accanto gli dei vi è una serie di divinità minori come i Maiar e gli Istari. Caratteristica poi è la presenza delle forze del male, che più volte vengono sconfitte ma riescono a risorgere utilizzando la menzogna e il falso pentimento. La comparsa degli Elfi porta poi il libro ad assumere un aspetto quasi Biblico : i figli di Eru vivono, insieme ai Valar, in un luogo beato e protetto, ma presto entrano in contatto con il male che fa nascere in loro avidità e voglia di potere che sfociano poi nell’ abbandono di Valinor e nella maledizione lanciata dai Valar agli Elfi. Gli uomini poi osano cercare di muovere guerra contro gli dei e vengono prontamente puniti con la distruzione dell’isola che era stata loro data in premio per il valore con cui avevano combattuto contro il male. All’interno di queste storie vi è un intricatissimo intreccio di parentele tra le varie stirpi di Elfi e Uomini che portano poi alla nascita di nuove famiglie. Tutto il quadro è poi corredato dalla creazione da parte di Tolkien della lingua parlata dagli Elfi, il Quenya, nel quale sono scritti tutti i nomi dei personaggi e delle località presenti nel libro. Il Silmarillion si presenta insomma come la base mitologica di tutta l’opera di Tolkien, qui sono contenute le risposte a tutti gli interrogativi e a tutte le leggende narrate poi in seguito. Commento Il Silmarillion venne pubblicato nel 1977 da Cristopher Tolkien, figlio dell’ autore, dopo un’ attenta opera di selezione e di riadattamento degli appunti e dei manoscritti del padre risalenti anche a più di 60 anni prima. Si può dire infatti che il Silmarillion sia la prima vera opera di Tolkien che questi ha sviluppato poi con il passare degli anni con la stesura degli altri libri. Il libro presenta quindi dei punti oscuri e a volte non molto chiari dato che Tolkien non riuscì ad ultimarla prima della sua morte, nonostante questo però resta tuttavia molto appassionante e quasi obbligatorio per chi voglia comprendere appieno tutta la complessa storia che sta alla base di tutti gli scritti dell’ autore. |